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Rigassificatore: spunta l’ipotesi risarcimento

Lo Bello preme per chiedere i danni alla Regione per la mancata autorizzazione del progetto

SIRACUSA. La decisione di Shell è da considerarsi irrevocabile e chi si augura, o teme, passi indietro dovrà in ogni caso farsene una ragione. Dalla sede milanese del colosso energetico il segnale è stato chiaro: la partecipazione alla società Ionio Gas, la joint-venture con Erg, per la realizzazione del rigassificatore di Melilli non è un business su cui si investirà ancora. E se la questione dell’iter autorizzativo è ormai ad un binario morto, il «braccio di ferro» con la Regione potrebbe avere un epilogo legale per niente inatteso. Ci sono, infatti, i 22 milioni di euro spesi per il progetto e le pratiche burocratiche, e con loro il mancato guadagno che Erg e Shell hanno stimato per lo stop a Ionio Gas. Dopo il suggerimento di Ivan Lo Bello, il vicepresidente nazionale di Confindustria già venerdì aveva auspicato ”un’azione di risarcimento danni contro la Regione”, l’associazione degli industriali potrebbe ora farsi carico direttamente di intraprendere un’azione sino ad ora senza precedenti ma in linea col ”muro contro muro” intrapreso proprio da Lo Bello con l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola.

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