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Noto, partono i lavori della Cattedrale Ad aprile la chiesa riavrà gli affreschi

La consegna tra 6 mesi. La spesa è di un milione e mezzo di euro. Bruno d'Arcevia dipingerà il Cristo Pantocratore

NOTO. Quel vuoto causato dalla perdita delle decorazioni sarà presto colmato: la Basilica Cattedrale di Noto, che tra ponteggi e impalcature è tornata ad essere un grande cantiere di arte sacra, nell'arco di sei mesi avrà i suoi affreschi. La commissione dei saggi - l'organo insediatosi nell'aprile del 2006 per garantire il supporto tecnico e artistico al completamento dei lavori - presieduta da Luciano Marchetti, con Vittorio Sgarbi, Francesco Buranelli, Fabio Carapezza Guttuso e Mariella Muti, nella città barocca ha preso in esame i bozzetti degli affreschi da realizzare. Uno sguardo a schizzi e superfici per tracciare un più chiaro cronoprogramma col diretto sostegno dei pittori Lino Frongia - che nell'immenso spazio della navata centrale dipingerà «l'Assunzione della Vergine» - e Bruno d'Arcevia, che nel catino absidale affrescherà il Cristo Pantocratore. Viene anche ridisegnata l'area dell'abside che diventerà un'unica superficie con il fondo, oggi in canna e gesso, rifatto a coccio pesto. «Perché gesso e calce non vanno d'accordo», spiega Bruno d'Arcevia. «Dobbiamo evitare che l'affresco, una volta eseguito, possa staccarsi». A gennaio il pittore marchigiano inizierà con il suo «Cristo Pantocratore» che avrà alla sinistra san Giovanni Battista e alla destra la Vergine. E non sarà trascurato l'aspetto pasquale. A illustrare la scena è lo stesso Bruno D'Arcevia: «Alla destra della Vergine ci sarà un sarcofago, che rappresenta la Resurrezione, mentre sotto san Giovanni sarà visibile una grande croce appoggiata per terra. Sopra il Cristo una grande fiamma, simbolo dello Spirito Santo, e ancora più in alto il Dio Benedetto con le braccia aperte». I riquadri sotto l'abside accoglieranno i dottori della Chiesa con al centro sant'Agostino e sant'Ambrogio. L'incontro della commissione a Noto è stata l'occasione per mettere a fuoco un altro intervento: la Via Crucis, opera affidata a Roberto Ferri. Nel suo articolato progetto decorativo il grande cantiere dovrà essere chiuso entro aprile del prossimo anno. La spesa d'insieme si aggira intorno al milione e mezzo di euro. 

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