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Floridia, stangata dalla giunta: aumento dell’Imu

L'amministrazione comunale ha deciso di aumentare dallo 0,2 allo 0,4 per cento l'Imu sulla prima casa e dall'8,1 al 10,1 per cento l'imposta sulla second

FLORIDIA. La giunta municipale ha fissato l'aumento dell'Imu per ristabilire gli equilibri di bilancio. A fronte del fabbisogno di oltre 600 mila euro, l'amministrazione comunale ha deciso di aumentare dallo 0,2 allo 0,4 per cento l'Imu sulla prima casa e dall'8,1 al 10,1 per cento l'imposta sulla seconda. La manovra, però, dovrà adesso passare al vaglio del consiglio comunale.

A spiegare i motivi all'origine dell'aumento delle imposte è l'assessore comunale al bilancio e ai tributi, Lino Rizza. "Attraverso questa manovra - spiega Rizza - si ristabilisce l'aliquota base dello 0,4 per cento sulla prima abitazione. Nonostante il consiglio comunale avesse approvato nei mesi scorsi l'abbattimento del 50 per cento di quest'ultima, infatti, la drastica riduzione dei trasferimenti da parte della Regione non ci ha consentito di effettuare questo passaggio. Si tratta di una manovra sofferta e obbligata, ma che ci consentirà di rispettare il patto di stabilità". Interviene sulla vicenda il capogruppo di Nuove Idee Salvo Burgio, secondo il quale «Bisognerebbe razionalizzare le spese e non incidere soltanto sul versante delle entrate».

Il consigliere di Nuove Idee Aldo Alasso rincara la dose e dice «Capisco che si tratta di un passo obbligatorio per mantenere il patto di stabilità e gli equilibri di bilancio, ma non sono d'accordo ad aumentare l'Imu sulla prima abitazione». Secondo Alasso «la giunta municipale avrebbe potuto agire diversamente, riducendo dal 15 al 20 per cento i fondi erogati dal Comune alle cooperative e alle associazioni che operano nel sociale. Per rispettare il patto di stabilità e saldare i debiti che ha il Comune, bisogna per forza penalizzare qualche settore».

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