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La guerra dell’acqua nel Siracusano: no alla gestione privata

Protesta anche a Sortino e Francofonte. I sindaci si oppongono e si preparano a scendere in piazza contro l’arrivo dei commissari per la consegna degli impianti

SIRACUSA. Il servizio di gestione dell’acqua e quello dei rifiuti in provincia di Siracusa una lotta tra i Comuni e la Regione per la gestione pubblica. E così che si alzano le barricate anche a Sortino e Francofonte dove è previsto domani e dopodomani l’arrivo dei commissari che dovrebbe procedere alla consegna degli impianti del servizio idrico. Ma come già avvenuto nelle scorse settimane a Rosolini anche a Sortino i sindaci di tutti i comuni della provincia che non hanno consegnato gli impianti al gestore privato scenderanno in piazza per impedire l’insediamento del commissario. Una protesta pacifica ma finalizzata a dire con forza no alla consegna degli impianti nel rispetto dell’esito referendario che ha sancito che l’acqua deve essere pubblica.
Inoltre Sortino come gli altri comuni ha intrapreso una battaglia legale contro la Regione, presentando ricorsi al Tar e al Consiglio di giustizia amministrativa, dopo la nomina dei commissari. Ad opporsi ai provvedimenti di nomina dei commissari sono stati altri comuni della provincia, come Melilli, Buscemi, Palazzolo e Canicattini. Una situazione simile riguarda la gestione del servizio dei rifiuti. E’ stata infatti rinviata molte volte la firma dell’atto costitutivo tra i Comuni e la Provincia per l’adesione alla Srr, la società che prenderà il posto degli Ato. Alcuni comuni contrari a questo nuovo provvedimento hanno presentato ricorso, mentre la Regione ha inviato i commissari per procedere alla firma dell’atto e al versamento delle quote. Un’altra battaglia che si preannuncia aspra tra chi difende il servizio così come è stato mantenuto finora e chi invece chiede che si proceda a quanto stabilito dalla nuova legge.

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