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«Ha rapinato cinque vecchiette» Casalinga arrestata ad Avola

Tutte colpi commessi tra marzo e maggio scorso, di cui l'ultima avvenuta lo scorso 21 aprile ai danni di una novantenne residente in piazza Regina Elena

AVOLA. È accusata di cinque rapine ai danni di donne anziane, mentre per altri casi sono in corso accertamenti da parte degli investigatori. Tutte rapine commesse tra marzo e maggio scorso, di cui l'ultima avvenuta lo scorso 21 aprile ai danni di una novantenne residente in piazza Regina Elena, la quale coraggiosamente inseguì e colpì la donna in fuga con la stampella di ferro che teneva in mano prima e mentre la stessa fuggiva a bordo di un'auto. In quell'occasione le immediate indagini degli uomini del Commissariato di polizia di Avola portarono all'arresto in flagranza di reato della malvivente, bloccata dopo il colpo al pronto soccorso dell'ospedale dove era stata trasportata dal personale di un'ambulanza del «118». Fu riconosciuta dall'anziana vittima quale autrice del furto della collana d'oro strappatale dal collo. Giovedì pomeriggio, invece, per Graziella Di Gregorio, 52 anni, sposata e con figli, si sono aperte le porte del carcere femminile di piazza Lanza a Catania, arrestata presso la sua abitazione di via Domenico Scinà dagli agenti della squadra Volanti del Commissariato di polizia che hanno eseguito l'ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere a carico della presunta rapinatrice emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa Vincenzo Panebianco su richiesta del Pubblico ministero Delia Boschetto. L'accusa della quale dovrà rispondere la Di Gregorio è quella di rapina aggravata reiterata. La donna, nota alle forze dell'ordine, per quanto accertato dalla polizia, si è resa responsabile di numerose rapine ai danni di persone anziane, utilizzando un «modus operandi» quasi sempre efferato e violento: strappando dal collo in maniera violenta i monili d'oro alle vittime anziane ed in alcuni casi causando il ferimento delle stesse finite anche all'ospedale per le lesioni riportate da caduta a terra e in una occasione una delle vittime è stata colpita da ictus celebrale dopo l'aggressione per rapina. A incastrare la donna per la serie di reati commessi tra marzo e maggio scorso sono state sia l'attività d'indagine dei poliziotti, tra cui quella professionale del personale della sezione Scientifica , che la collaborazione delle vittime ritenuta basilare dal dirigente del Commissariato di polizia Marcello Castello. Grazie infatti all'aiuto fornito dalle coraggiose vittime è stato possibile ai poliziotti ottenere il riconoscimento della rapinatrice, attraverso la comparazione fotografica. Le vittime in questo caso hanno posto fiducia alle forze di polizia, trovando poi nell'azione investigativa il risultato auspicato di assicurare alla giustizia la malvivente che da "serial- rapinatrice" sceglieva sempre donne di età avanzata, inerme e a volte con problemi di disabilità motoria.

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