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Visentin: i conti sono in regola

Il sindaco assicura: «Il bilancio del Comune non è disastrato». Sugli stipendi dei dipendenti: «Saranno saldati regolarmente»

SIRACUSA. «I conti non sono disastrati, l’allarmismo è ingiustificato». Il primo cittadino Roberto Visentin predica calma sia sul fronte stipendi dei dipendenti comunali sia rispetto all bocciatura, da parte del Collegio dei revisori dei conti, del bilancio consuntivo 2011. L’organo presieduto da Giovanni Dimauro, dopo aver espresso parere contrario al preventivo 2012, si è detto non favorevole anche al conto consuntivo. Nella relazione sono in particolare tre i ”nodi” non risolti: l’accertamento dei residui attivi, le troppe anticipazioni di cassa e la vicenda Sogeas che potrebbe portare a un debito fuori bilancio.
Le note dolenti, per il primo cittadino, arrivano però anche dalla questione legata agli stipendi. Dallo Stato sono in arrivo 2 milioni e 600 mila euro e questo consentirà, come ha ribadito lo stesso Visentin, di saldare i salari di settembre senza particolari ritardi. Il grosso punto interrogativo è però su ottobre e gli altri mesi del 2012. «Per il momento - ha assicurato il primo cittadino - non ci sarà alcun ritardo. I nostri conti non sono assolutamente al disastro e siamo probabilmente tra i pochi Comuni che continuano anche a pagare i fornitori. Non c’è motivo, per questo, di creare allarmismi ingiustificati». Ma il sindaco tiene anche a replicare al Collegio dei revisori dei conti. «I loro - ha dichiarato Visentin - sono rilievi di natura tecnica, non politica. Ad ogni modo, abbiamo già dimostrato con il preventivo che alcune situazioni non erano esattamente come indicato dal Collegio». Residui attivi e anticipazioni di cassa sono tra le ”spine” della situazione economica del Comune. «Rispetto ai residui - ha aggiunto Visentin -, quando abbiamo elaborato il bilancio abbiamo prudenzialmente inserito una cifra più bassa rispetto a quanto dovrebbe essere».
Il sindaco non sembra preoccupato nemmeno dai rilievi sulle anticipazioni di cassa. «Siamo costretti a ricorrervi - continua il primo cittadino - ma siamo assolutamente nei limiti e non abbiamo sforato nulla». Non manca poi un’accusa alla Regione. «Non è possibile - è il pensiero di Visentin - che noi paghiamo gli scotti di decisioni prese dal governo regionale. Con il federalismo fiscale avremmo potuto fare ricorso al fondo di riequilibrio». Visentin insomma pensa positivo e rivendica quanto fatto nonostante l’attuale situazione economica. «Abbiamo dovuto fare i conti - ha concluso il sindaco - con fondi in meno per 34 milioni di euro. Di questi, 20 milioni li abbiamo dovuti accantonare per il patto di stabilità e 15 riguardano trasferimenti in meno. Abbiamo 15 milioni di euro di lavori già appaltati ma bloccati dal patto».

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