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Raccolta rifiuti, gara ferma "Non spetta al sindaco affidarla"

Visentin: legge farraginosa e di difficile applicazione

SIRACUSA. Il Comune di Siracusa non può indire la nuova gara per l'affidamento del servizio di igiene urbana perché non rientra nelle sue competenze. Lo afferma in una nota l'amministrazione del capoluogo aretuseo dopo aver avuto comunicazione dall'assessorato regionale all'Energia con una nota inviata al sindaco Roberto Visentin.
La nota fa riferimento ad un'apposita ordinanza emessa dall'Ufficio del commissario delegato per l'emergenza rifiuti. L'assessorato nella nota rileva che il soggetto competente è la Società per la regolamentazione dei rifiuti (Srr), la quale "non può essere impegnata per il futuro ancor prima di venire a esistenza ed ancor prima dell'adozione" da parte dello stesso assessorato "del capitolato generale ai sensi dell'articolo 16 della legge regionale 9 del 2010". L'appalto dunque sarà bandito dalla Srr una volta costituita, alla quale spetta "il potere di individuare il soggetto incaricato di svolgere la gestione del servizio per i comuni soci" ai sensi dell'articolo 8 della legge 9, "essendo riservata al Comune la stipula e la sottoscrizione del relativo contratto".
"Ci troviamo nella paradossale situazione - commenta Visentin - in cui non possiamo migliorare né rendere più moderno il servizio di igiene urbana per effetto di una legge che, a due anni e mezzo dalla sua entrata in vigore, non trova applicazione perché non sono state costituite le Srr".
"Noi - conclude - abbiamo perseguito solo l'interesse della città senza appesantire i bilanci delle famiglie, ma a questo punto appare chiaro che il fallimento della raccolta dei rifiuti in Sicilia, anche per quanto riguarda i livelli di differenziata, è soprattutto colpa della Regione, che ha prodotto una legge farraginosa e di difficile applicazione".

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